L'inganno by Alessandro Barbano

L'inganno by Alessandro Barbano

autore:Alessandro Barbano
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2022-11-12T09:23:06+00:00


8.

Le inchieste flop del Super Procuratore

Dottor Gratteri, nel 2018 lei ha indagato il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per corruzione e abuso d’ufficio. Ne ha chiesto gli arresti. Non è riuscito a ottenerli, ma ha ottenuto il domicilio coatto per nove mesi. Il presidente Oliverio ha dovuto dimettersi, ha fatto uno sciopero della fame, la Cassazione ha annullato il provvedimento cautelare, sostenendo che c’era un pregiudizio accusatorio. Lei ha insistito, ha chiesto la condanna a quattro anni e otto mesi. Il dottor Oliverio è stato assolto in primo grado perché il fatto non sussiste, nel frattempo la Regione Calabria ha cambiato giunta e colore. Lei che cosa prova nei confronti di quest’uomo?

«Nulla, io non personalizzo i processi, come lei sta insinuando. Io faccio il mio lavoro, io sono pubblico ministero e chiedo al gip le misure, e poi queste misure… Cioè, non l’ho mandato io, è stato un provvedimento del giudice.»

Ma di fronte a una macroscopica smentita della Cassazione, lei un dubbio se l’è posto? Di fronte a una sentenza che parla di pregiudizio accusatorio, lei si è guardato allo specchio per chiedersi se quel pregiudizio ci fosse oppure no?

«Visto che lei è molto informato sulla Calabria, ha visto se ci sono stati provvedimenti di altre autorità che riguardavano, ad esempio, gente che lavorava nella giustizia?»

Quest’ultima battuta sibillina rivoltami dal procuratore di Catanzaro non sfugge al conduttore della trasmissione Di martedì, Giovanni Floris, che interrompe il nostro scambio dialettico, altrimenti destinato a surriscaldarsi: «Ma perché, cioè lei dice magari questo magistrato che l’ha liberato un po’ puzzava?».Gratteri si ritrae, abbozza una marcia indietro e la conversazione, com’è costume del talk italiano, vira altrove. Però alcuni mesi prima il procuratore aveva risposto allo stesso modo in un’intervista a Giovanni Bianconi. «Perché le indagini della sua Procura, con decine o centinaia di arresti, vengono spesso ridimensionate dal tribunale del Riesame o nei diversi gradi di giudizio?» gli aveva chiesto il giudiziarista del «Corriere della Sera». E lui aveva replicato: «Noi facciamo richieste, sono i giudici delle indagini preliminari, sempre diversi, che ordinano gli arresti. Così è avvenuto anche in questo caso. Poi se altri giudici scarcerano nelle fasi successive, non ci posso fare niente, ma credo che la storia spiegherà anche queste situazioni». A quel punto il cronista aveva tentato di capirci di più: «Che significa? Ci sono indagini in corso? Pentiti ’ndranghetisti che parlano anche di giudici?». Il magistrato aveva chiuso il discorso, ma il suo esibito riserbo – «su questo ovviamente non posso rispondere» – era suonato come la conferma di possedere informazioni riservate su inchieste che riguardavano magistrati calabresi.

Che sia una pura coincidenza temporale oppure no, le profezie di Gratteri si avverano. E la storia s’incarica, nel modo che il potente procuratore intende, di fare giustizia nei confronti di chi certifica l’infondatezza di alcune sue inchieste. L’intervista al «Corriere della Sera» è del 21 gennaio 2021. Nello stesso giorno, due magistrati calabresi, Alfredo Ferraro e Gaia Sorrentino, denunciano, con un esposto al presidente del tribunale di Catanzaro, il loro capoufficio, Giuseppe Valea.



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